La sindrome del tunnel carpale è una patologia con andamento ingravescente caratterizzata da formicolio e progressiva diminuzione della sensibilità palmare alle prime tre dita della mano che colpisce più frequentemente le donne dopo i 50 anni. Può verificarsi anche in eta precoce o negli uomini, soprattutto in soggetti che effettuano lavori manuali e sono sottoposti a frequenti vibrazioni. Inizialmente i sintomi sono più evidenti nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino e impediscono al paziente un sonno costante. Il dolore può irradiarsi all’avambraccio, al braccio ed alla spalla in alcuni casi. Può anche essere presente dolore e senso di stanchezza della mano.
Nei casi più avanzati e più gravi la diminuzione progressiva della sensibilità determina difficoltà a compiere anche le attività manuali più semplici, come allacciarsi un bottone o tenere in mano piccoli oggetti. Nei casi estremi può verificarsi anche una paralisi con conseguente atrofia della muscolatura che si trova alla base del pollice e che serve ad opporre il pollice alle altre dita e il paziente non riesce più ad opporre il pollice.
La causa più comune è l’aumento di volume delle guaine tendinee dovuto alla ritenzione di liquidi e la conseguente diminuzione dello spazio dello spazio a disposizione del nervo mediano che rimane compresso tra le strutture tendinee e il legamento traverso del carpo che costituisce il tetto di questa regione anatomica. Ci sono dei fattori di rischio che possono determinare la sindrome del tunnel carpale: fattori anatomici del polso, diabete, fattori ormonali, gravidanza, insufficienza renale, patologie infiammatorie croniche, e come detto precedentemente attività lavorative e sportive.
La diagnosi di STC si effettua con una visita ambulatoriale in cui si analizza la storia clinica del paziente associata in alcuni casi ad un esame elettromiografico.
Il trattamento della STC è chirurgico e consiste in un intervento ambulatoriale della durata di 15 minuti in anestesia locale con una cicatrice residua di circa 1.5 cm a livello del palmo della mano.
Normalmente si assiste ad un miglioramento o alla completa scomparsa dei sintomi già nei primi giorni dopo l’intervento. Ovviamente il risultato post-operatorio ed il tempo necessario ad ottenerlo sono inversamente proporzionali alla gravità della STC. Nei casi in cui la patologia è datata ed è presente un’ipotrofia del muscolo opponente è molto difficile che il deficit di sensibilità si risolva completamente.